Il Capodei Cattivi

News

By in L'officina, News, Problemi e soluzioni 14

Perdite e gocciolamenti: come porvi rimedio

Uno dei problemi più comuni (e fastidiosi..) delle pentole klarstein, è il trafilamento del mosto della sede del rubinetto, è un difetto segnalato da molti utenti, ed imputabile a tutta una serie di motivi, cerchiamo di capire quali sono, e di porvi rimedio.

Innanzitutto, bisogna dire che non tutte le caldaie sono afflitte da questo problema, ma che comunque, le guarnizioni date in dotazione alla caldaia non sono un gran che, dato che il silicone che le compone, non sembra essere di un grado di durezza (shore) adeguato alla necessità, e che alla lunga, montando e smontando il rubinetto per la normale pulizia, tendono a lesionarsi.

Io le ho messe da parte praticamente subito, ed al posto di quelle originali, ho installato delle guarnizioni che ricavo da solo da un foglio di silicone che ho comprato online, più spesso e più robusto di quello impiegato dalla klarstein.

È un metodo che uso da anni, e che non mi ha mai dato problemi, e anche i costi, che inizialmente possono sembrare superiori all’acquisto delle singole guarnizioni, in realtà non lo sono, dato che da uno di quei fogli si possono ricavare decine di anelli di tenuta.

Ma veniamo al dunque:

La caldaia di un mio amico, faceva parte di quelle “rognose”, non era mai riuscito ad impedire che ci fossero trafilaggi dalla sede del rubinetto, e la cosa, oltre che seccante poteva anche diventare pericolosa, dato che il trafilaggio colava nel fondo, in cui è contenuta la parte elettrica; questo mio amico, ha provato anche ad utilizzare entrambe le guarnizioni date in dotazione contemporaneamente, ma come detto sopra, il materiale troppo “tenero” con cui sono fatte, tendeva a deformarsi e non garantiva una tenuta “stagna”.

Alla fine, è venuto a casa mia, e ci abbiamo “messo mano” insieme, e grazie ad un materiale siliconico migliore, che era in mio possesso, abbiamo finalmente sigillato la perdita.

Vediamo come:

Prima di tutto, ecco il materiale che abbiamo impiegato per creare la guarnizione:

foglio-di-materiale-siliconico È una vera “piastrella” di materiale siliconico, è disponibile in svariati colori, ma io consiglio di comprarla bianca,se non altro perchè è un colore che facilita l’individuazione di eventuali tracce di sporcizia
E la trovate QUI 

Praticamente, è un foglio di silicone di forma quadrata, le sue dimensioni sono 200mm x 200mm e il suo spessore è di 4mm, la sua durezza (shore) l’ho chiesta al venditore, che mi ha comunicato essere “70> shore“, non so se questo valore sia reale, ma sicuramente è un materiale compatto e molto robusto, regge temperature che vanno da -40° a +230° C ed è “food grade”, quindi perfettamente adatto per l’uso in ambito di birrificazione.

Alcuni utenti, mi hanno chiesto come mai ho scelto un materiale cosi spesso, invece dei canonici 2 o 3 mm che sono gli spessori in cui in genere si trovano in commercio queste guarnizioni, la risposta è abbastanza semplice: il fatto che mi ha spinto a voler usare questo dimensionamento, è la forma del foro di inserimento del rubinetto nella caldaia, che è insolita, ha un rilievo caratteristico, che se da un lato dovrebbe favorire la tenuta stagna, dall’altro, se la guarnizione che dovrebbe fare da contrasto non risulta abbastanza “solida” e “coprente”, ne impedisce l’accoppiamento ideale se addirittura non la danneggia, quindi, ho optato per un materiale che fosse abbastanza spesso da coprire e occludere completamente il suddetto rilevo, e allo stesso tempo che fosse in grado di mantenersi elastico dopo essere stato compresso dalla ghiera filettata, e la cosa ha funzionato.

La caldaia del mio amico (rognosa..) non perde più! L’abbiamo collaudata riempiendola d’acqua e scaldandola sino a bollitura per verificare che l’aumento del calore e della “morbidità” del silicone non ne inficiasse la tenuta stagna, e non ne siamo rimasti delusi.

elenco-materiali-e-utensiliEd ora, vediamo come fabbricarsi questa guarnizione utilizzando pochi e semplici utensili e materiali.

Noi per effettuare questo piccolo lavoretto, che comporta non più di una decina di minuti di lavoro, abbiamo impiegato quello che si può vedere nell’immagine qui di lato, nel dettaglio, vi occorreranno:

Materiali:

Utensili:

  • La chiave per avvitare il rubinetto
  • Un martello
  • Una forbice

Ultimato questo piccolo elenco, veniamo al lavoro vero e proprio:

Il primo lavoro da fare, è ricavare dal foglio di silicone un piccolo quadrato di dimensioni adeguate da cui ritaglieremo il nostro anello di tenuta, per ottenere il giusto dimensionamento, io ho posizionato la ghiera di bloccaggio del rubinetto direttamente sul foglio, in modo che il materiale possa sporgere di qualche millimetro da ogni lato, casomai, segnate con una matita le giuste dimensioni, non è necessaria molta precisione, ma non esagerate con le dimensioni del “bordo” dato che poi lo elimineremo, sarebbe comunque “materiale sprecato”; dopo averlo segnato procederemo a tagliarlo con una comune forbice, ottenendo un piccolo quadrato.

A questo punto, utilizzeremo il “piccolo pezzetto di tubo metallico del diametro di circa 15 – 16 mm” che ho indicato nell’elenco sopra; e qui devo fare una piccola divagazione, questo piccolo pezzo di tubo, è stato ricavato da uno “scarto metallico” qualsiasi, e dato che il materiale che dobbiamo tagliare è molto morbido, l’ho utilizzato come se fosse una fustella, ma potete usare qualunque cosa vi salti in mente e che sia adatta allo scopo, che è quello di ottenere un foro abbastanza regolare e un pò più piccolo del diametro della ghiera che essendo da 1/2 police è circa di 20mm; per bucare il nostro “quadratino di silicone” con la fustella, basterà posizionarlo su un pezzetto di legno, porre il pezzetto di tubo più o meno al centro, e martellarlo con un pò di decisione, e in pochi secondi il tubo metallico produrrà il nostro foro.

Dopo aver bucato il nostro ritaglio, calzeremo il quadratino di silicone sulla ghiera posizionandolo accuratamente, e dato che il foro ottenuto dovrebbe essere più piccolo del filetto, e il materiale piuttosto “tenace”, per farlo, potete usare una comunissima pinza, tirando il silicone dagli spigoli che sporgono dalla sagoma sino a quando il quadratino sarà nella giusta posizione: cioè ben aderente al bullone della ghiera, ora resta solamente da tagliare l’eccesso di materiale, questa operazione non è strettamente necessaria, ma avere meno silicone che sporge dalla sagoma, e ridurrà le zone in cui si potranno depositare eventuali residui di mosto e ne faciliterà la pulizia.

Ed ora, basterà applicare il solito teflon sulla filettatura, che non è indispensabile ma è sempre consigliato, e rimontare il tutto, ovviamente serrando la ghiera in modo “tenace” ma non esagerato, lo spessore della guarnizione dovrebbe “rivestire” in modo completo la prutuberanza in cui si avvita il rubinetto e garantirne la tenuta stagna.

Questo è tutto…

Come ho detto sopra, abbiamo collaudato la tenuta della guarnizione riempiendo d’acqua la pentola e riscaldandola sino alla bollitura e non abbiamo rilevato la ben che minima perdita, quindi, se siete afflitti dal fastidioso gocciolamento del rubinetto, questa è una soluzione economica, duratura e semplice da realizzare, e assolutamente da provare prima di cimentarsi in altri artifizi o in spese più considerevoli (come il cambio del rubinetto stesso..)

 

Post navigation

14 comments on “Perdite e gocciolamenti: come porvi rimedio

    • Grazie!!
      C’è da dire che non tutte queste pentole perdono, ma alcune sono veramente “testarde”, questo amico le aveva provate tutte, ma il gocciolamento continuava imperterrito, ora si è fermato, e ho pensato di condividere il risultato..

      • Mi è arrivata la pentola. Ho riempito d’acqua fino ad un pò dopo del limite del rubinetto. Fatto bollire e non ho riscontrato perdite. Però effettivamente non sembra una grande guarnizione.. Probabilmente dopo la prima cotta applicheró la tua soluzione. Nella tua pentola che non perdeva hai fatto qualche intervento?

        • Ho cambiato quasi subito la guarnizione originale (che si è rotta dopo averla montata e smontata poche volte..) con una uguale a quella che ho fatto per il mio amico, e non ho mai avuto perdite..

          • Sto, dopo un anno, facendo un’altra cotta.. ho comprato la guarnizione nello stesso posto dove l’hai comprata tu.
            Mi sono accorto però che il mio rubinetto e la mia guarnizione sembrano diversi dai tuoi… in pratica il rubinetto è ad “L” con il beccuccio non dritto ma che cade in perpendicolare.
            La guarnizione è una specie di doppio cerchio che va da fuori alla pentola a dentro….

            ho fatto una cavolata a comprare la guarnizione secondo te?
            Peccato che non posso inviarti una foto… (anzi forse ho il tuo facebook e provo a mandarti le foto dei pezzi)

  1. Ciao,come posso contattarti? mi è caduta la caldaia e il fondo ha ceduto ,nel senso che siè ppiegato un lembo di almeno 2 cm e ovviamene adesso l’acqua va giù nel vano elettrico..come posso fare??

    • Brutto affare…
      Non saprei come aiutarti…
      Prova a contattare la garanzia, comunque non è mica normale che si distacchi il fondo, magari te la cambiano..

    • Francamente è sempre bastato applicare una “buona guarnizione” e il gocciolamento si è risolto, quindi non ho mai intrappreso la strada del cambio di rubinetto..

  2. ciao amico molto interessante blog, presto vi darà un viaggio in Italia e vorrebbe ottenere
    uno Klarstein Beerfest da Amazon non invia al mio paese (Argentina)
    Forse mi si può guidare, la domanda specifica c’è un negozio si può acquistare e rimuovere al momento
    grazie per le risposte
    un saluto da Argentina
    Gerardo

    • Ciao Gerardo, non credo che ci siano negozi fisici in cui sia possibile comprare la klarstein, però la puoi trovare in altri siti online, come ebay

      • Grazie per la pronta risposta, quando non mandare questo prodotto a Argentina vere acquistare online e ricevere da qualche parte in Italia, quando l’ho seguito il tuo consiglio per migliorare
        muachas grazie un abbraccio da Argentina
        GERARDO

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.