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Il termostato STC-1000

STC-1000Su come cablare un termostato STC-1000, sono state scritte decine di pagine, reperibili con facilità sul web, quindi questa pagina non vuole essere l’ennesima “guida all’installazione”, ma semplicemente una dissertazione su uno dei componenti “fondamentali” per il buon funzionamento del nostro impianto.

Partiamo dal presupposto che questi termostati low-cost non sono strumenti “eccelsi”, ma nonostante il loro basso costo forniscono prestazioni più che accettabili, e ce ne sono in commercio (sul web) di mille brand diversi, alcuni dotati di doppio relè interno, alcuni con singolo relè, e anche con voltaggi di funzionamento diversi, ma fondamentalmente: anche se la logica interna può variare, il sistema di rilevazione della temperatura è identico per tutti e le performance di rilevazione sono più o meno identiche per tutti (può variare in base alla qualità della sonda termica), quindi se siete interessati ad acquistarne uno, i dati di “targa” che dovete controllare sono essenzialmente 3:

  • Voltaggio di funzionamento
  • Numero di relè disponibili internamente
  • Massimo amperaggio supportato dal relè interno

Voltaggio di funzionamento

Voltaggi STC-1000

Voltaggi STC-1000

Come ho già detto, questi piccoli termostati digitali, sono conosciutissimi in tutto il panorama homebrewer internazionale, e vengono commercializzati in tutto il mondo, va da se, che come ogni apparecchio elettrico che compriamo in Italia, anche questo vada comprato con le “specifiche di voltaggio europee”, quindi il voltaggio di funzionamento (220V) va controllato prima dell’acquisto, sembra una cosa ovvia, ma molti mi hanno scritto che ne hanno ordinato uno sui vari siti cinesi, per poi ritrovarselo “funzionante a 110V”, quindi, controllare il voltaggio al momento dell’ordine è una cosa da fare, sempre; recentemente ne ho visti anche alcuni “multivoltaggio”, cioè utilizzabili da 110V a 240V, che credo stiano soppiantando gli altri modelli, ma siccome ne sono stati prodotti a camionate, controllare sempre il voltaggio resta una buona idea…

Numero di relè disponibili internamente

Controllare sempre il numero dei relè interni, è una cosa fondamentale; sopratutto se con il vostro STC-1000 ci dovete pilotare anche una camera di fermentazione o un frigorifero abbinato ad una cintura riscaldante, un relè servirà per il raffreddamento ed uno per il riscaldamento.

Massimo amperaggio supportato dal relè interno

Stabiliamo subito una cosa importante: i relè interni di questi termostati NON SONO RELÈ DI POTENZA. Cosa significa questo?

STC-1000

Specifiche dei relè interni

Semplicemente, che anche se i produttori cinesi dichiarano sui componenti 12A come massima corrente e 15 di picco, e 10 A nominali sul termostato, osservando la struttura della costruzuione elettrica e le sezioni delle piste conduttive che vanno ai morsetti (direttamente stampate sulla basetta) lo si può intuire che non sono stati pensati per condurre grossi amperaggi e non sono neppure in grado gestire le temperature interne che questi amperaggi comportano, quindi, i carichi elettrici a cui possono essere sottoposti, a mio modesto parere, devono sempre essere inferiori ai 1500W. Da cosa si ricava questo dato?

Dalla legge di Ohm innanzitutto, che se applicata con i dati di targa “ottimistici” forniti dai cinesi, lo dichiarerebbe in grado di pilotare 2000w di assorbimento, cosa assolutamente non vera, ma sopratutto dal buonsenso e dall’osservazione diretta di alcuni di questi termostati “fritti”.

Gestire carichi superiori a 1500W, comporta determinati transiti di ampere che se prolungati nel tempo producono un sacco di calore, e il “piccolo” STC-1000, con quel calore si cuoce, proprio nel senso letterale della parola, si cuociono gli isolanti, si cuociono i supporti in plastica, insomma, non lo regge il caldo eccessivo, proprio a livello strutturale, ma non è una cosa grave come sembra, basta semplicemente utilizzarlo per fare quello per cui è stato progetatto, cioè l’apparecchiatura di comando per pilotare un circuito di potenza e non vi darà problemi.

L’apparecchio in mio possesso, è un STC-1000 “originale” se cosi si può dire, ma ne possiedo anche uno “clonato da brand sconosciuto”, la cui componentistica come ho già detto, è speculare all’altro, e anche il funzionamento è pressoche identico, e dopo averli tarati con il mio termometro a gabbia lavorano in tandem con sfasamenti veramente minimi, quindi ne sono soddisfatto.

Al mio STC-1000 ho abbinato una sonda in acciaio inox, che secondo me, ha migliorato parecchio la “reattività” e la “sensibilità” del termostato, e che mi ha risolto molti problemi “costruttivi” nell’impianto; e cosa da non sottovalutare mai: è costruita in un materiale adatto ad un uso alimentare, a differenza della sonda “originale” che è si impermeabile, ma probabilmente è realizzata in PVC, che non è un materiale che consiglierei di far bollire nel mosto.

Ma dopo tutto questo dissertare, funziona bene l’STC-1000?

Qui posso esprimere solo la mia opinione e la mia esperienza in merito al suo uso in questo impianto, quindi opinabilissimi argomenti per chi non fosse daccordo, ma lo ritengo un buon strumento per un homebrewer, è sufficentemente preciso per i nostri scopi, è semplice da tarare e programmare ed è economico, non può gestire l’inerzia termica come farebbe un PID ma considerato che la caldaia Klarstein possiede una buona coibentazione e che la pompa fa ricircolare il liquido con velocità elevata, le inerzie si impara a gestirle con un pò di esperienza d’uso e di “confidenza” con il proprio impianto, per ora mi ritengo soddisfatto delle sue prestazioni, e anche se molto probabilmente, a breve implementerò un sistema di controllo più sofisticato, mi sento di consigliarlo a tutti coloro che quando brassano, oltre ai meri dati, nella birrificazione ci mettono anche un pò di “Mano del Birraio

 

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