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Recensione Baladin Amber “Kit”

Chi mi conosce, sa che non vado matto per i kit già preparati, fondamentalmente perchè li trovo poco “personali”, ma devo ammettere che spesso forniscono una ottima base già pronta per brassare birre che faccio raramente senza dovermi riempire la dispensa di grani e luppoli che utilizzo poco, e che se comprati in determinate quantità non riuscirei ad utilizzare prima che invecchino troppo.

Detto questo, vorrei parlarvi di un kit un pò particolare che mi è stato regalato a Natale, e che ho deciso (finalmente..) di “mettere in pista” e recensire.

Il kit in questione è il “Baladin Amber“, una ricetta del birrificio Baladin per un batch di 20 litri “finiti”, nel dettaglio, la birra che andrò a produrre è una ALE ad alta fermentazione, con una O.G. piuttosto importante (1070), che promette 7,5 gradi alcolici, sapori caramellati, biscottati, e di frutta secca, bilanciati da luppoli piuttosto caratterizzanti come il Magnum e l’Hersbrucker  in amaro, e il Cascade e l’Amarillo in aroma, sono comprese nel kit anche le spezie da aggiungere al termine della bollitura e il luppolo per il dry hopping (Amarillo), ovviamente è presente anche un lievito adatto allo stile: una bustina di lievito secco Safale US-05. Vorrei far notare, che questo non sembra il “solito kit” con la “solita ricetta-base”, l’insieme ha un suo “perchè“, una sua “personalità“, che poi può piacere o meno, ma lo si nota subito che è decisamente più “ragionato” rispetto ai soliti kit proposti dai commercianti online

La ricetta compresa nel kit (ben dettagliata), effettivamente mi piace, personalmente avrei “calcato un pò di più la mano” con i luppoli, ma dato che voglio recensire un kit già preparato e non una mia ricetta ho deciso di non modificarlo, e di utilizzarlo cosi come mi è stato regalato, senza aggiunte che lo possano sbilanciare (o bilanciare meglio, a seconda dei punti di vista..).

Ma vediamo meglio cosa ci arriva a casa con questo prodotto: comincerei dal packaging, che effettivamente è bello, il kit arriva in una robusta scatola di cartone, in una delle falde della scatola, sono stati ricavati 6 sottobicchieri firmati “baladin”, cosa non indispensabile ma sicuramente carina, ma veniamo al dunque: nella scatola potremo trovare il sacco (ben sigilato) con i grani, i luppoli suddivisi per tipo e per ordine di gittata, anche loro perfettamente sigillati, 2 bustine con le spezie, una bustina di Safale US-05, il foglio con la ricetta, che come ho già detto è esauriente e dettagliata, e un adesivo di Mr.Malt.

L’intero contenuto è ben confezionato, e se proprio devo muovere un appunto al kit, direi, che data l’O.G. piuttosto elevata e il tipo di lievito utilizzato, una sola bustina da 11 gr. di US-05 è decisamente “underpitching“, cioè: troppo poco; per quello l’unica modifica che andrò ad effettuare, sarà un incremento della quantità di lievito inoculato, in poche parole: ne userò 2 bustine..

Ovviamente ho riportato l’intera ricetta nel software che utilizzo abitualmente (Beersmith 2) per verificarne le percentuali dei malti impiegati, l’efficienza prevista, e le quantità d’acqua da impiegare con il mio impianto, e devo dire che a differenza di altri kit, che secondo me vengono calcolati su efficenze troppo elevate per il pubblico, essenzialmente di “neofiti”, a cui si rivolgono, questo è stato progettato con un’efficienza teorica del 70%, quindi più raggiungibile, anche da chi non ha molta esperienza con la birrificazione AG.

Ma tornando alla ricetta, che prevedeva 20 litri di acqua per il mash e 20 per lo sparge (ma con la precisazione di utilizzarne solo la quantità occorrente per ottenere 28 litri preboil), per renderla facilmente utilizzabile con il “Grain uncle”, come ho già detto sopra, ho riportato il tutto in beersmith con il profilo d’equipaggiamento messo a punto da me; e sono partito dalle quantità d’acqua abituali (3 litri per kg di grani), che mi hanno dato come quantità iniziale d’acqua per il mash 20,1 litri e come quantità d’acqua per lo sparge 14,5 litri, in modo da ottenere i circa 27 litri da bollire per 90 minuti.

Ora, per farci un’idea migliore di quel che andremo a brassare, diamo un’occhiata agli ingredienti presenti nella ricetta:

Baladin Amber Ale

Metodo: All Grain
Dimensioni Batch: 20,00 l
Litri in bollitura: 28,00 l
Tempo di bollitura: 90 min
Equipaggiamento: Klarstein “Grain Uncle”
Malti
5,20 kg Pilsner (3,3 EBC) Grani 77,6 %
1,00kg Amber Aromatic (50 EBC) Grani 14,9 %
0,75kg Crystal (118 EBC) Grani 7,5 %
Luppoli
20,00 g Magnum        – Boil 90 min Pellet
 5,00 g Magnum        – Boil 45 min Pellet
10,oo g Hersbrucker  – Boil 45 min Pellet
15,00 g Cascade          – Boil 0 min Pellet
10,00 g Amarillo         – Boil 0 min Pellet
20,00 g Amarillo         – Dry Hopping Pellet
Spezie
Buccia di limone 4 g Boil 0 min
Buccia di bergamotto 2 g Boil 0 min
Buccia d’arancia dolce 2 g Boil 0 min
Buccia d’arancia amara 2 g Boil 0 min
Pepe rosa 2 g Boil 0 min
Lievito: Safale US-05 1 bustina presente nel kit (ma io ne utilizzerò 2) temperatura di fermentazione: 17° C
OG: 1,072 SG
FG: 1,016 SG
Vol: 7,3 %
Amaro: 41 IBUs
Colore: 26 EBC
Rapporto Acqua/Grani: 3L x Kg di grani
Quantità d’acqua di sparge: Fly sparge con 14,5 L a 78° C

 

Profilo di Mash
Mash In: 20,1 l d’acqua a 51° C
Proteasi: 48° C 20 min
Beta-Amilasi: 62° C 40 min
Alpha-Amilasi: 70° C 20 min
Mash out: 78° C 10min

Dry hopping durante la fermentazione secondaria, e crash cooling a 4/5° C.

La ricetta prevede un crash cooling piuttosto prolungato (di 3 settimane) rispetto alle mie consuetudini (in genere lo faccio durare 2 o 3 giorni..), quasi una “piccola lagherizzazione”, ma dato che è indicata nelle istruzioni, la farò..

Leggendo gli ingredienti,  salta subito all’occhio l’elevata percentuale di malti “caramellati” presente, che dovrebbe essere abbastanza caratterizante, ma la domanda che sorge spontanea, è: l’avrei messa a punto cosi?

Probabilmente no, data la quantità di malti “cara”, io avrei alzato un pochino gli IBU e anche la percentuale L/gr di luppolo da usare in dry hopping, ma questo non vuol dire che sia sbilanciata o fatta male, semplicemente che è “un pò diversa” da come intendo io questa tipologia di Ale, comunque come ho detto sopra, seguirò pedissequamente le indicazioni di Teo Musso, e poi trarrò le conclusioni tra qualche mesetto..

Ma veniamo al dunque:

La cotta

Una piccola premessa: quando ho programmato questa cotta e “sistemato” la ricetta con beerstmith, ho visto subito che con batch da 20 litri e un target di 1070 come OG, la capienza del cestello era vicina ai suoi limiti fisici, probabilmente, con produzioni da 20 litri si potrebbe salire ancora un pò, forse si potrebbe arrivare a 1080 ma non mi sento di consigliarlo, insomma, se volete fare una “Barley wine”: DOVETE RIDURRE I LITRI FINALI, e l’espediente di ridurre il rapporto acqua/grani, che torna utilissimo quando si vogliono raggiungere OG comprese tra i 1055 e i 1065, con queste quantità di malti non funzionerebbe, ci sarebbe troppo poco liquido in ricircolo in rapporto ai grani, e il rischio di lasciare la pompa “a secco” probabilmente sarebbe ben più di un rischio..

Detto questo, riprendiamo la “prova su strada” del kit, e dato che il mio “grainuncle” funziona più o meno sempre allo stesso modo, tralascio tutta la parte della preparazione dell’impianto, del riscaldamento dell’acqua, e delle correzzioni del PH, descritte molte altre volte, per passare direttamente ad una piccola analisi della macinatura, si, proprio la “macinatura”: per la prima volta ho usato un kit con i malti premacinati da Mr.Malt, dato che pensando di farmi un favore, l’amico che mi ha fatto il regalo ha acquistato anche la macinatura.

Ma come erano macinati i grani? Bene direi, probabilmente un pò troppo farinosi rispetto a come li macino io, e questa cosa l’ho notata durante il ricircolo, in cui, nelle fasi iniziali, per diversi minuti ho visto “transitare” nel tubo di silicone “agglomerati di farine” sfuggiti al cestello, nulla di trascendentale, sono scomparsi quando il letto di trebbie si è stabilizzato e la pompa non ha fatto grossi sforzi per “spingerli”, ma sicuramente, se avessi usato il bazooka sul rubinetto (che come ho detto più di una volta, non uso più..) probabilmente avrei avuto problemi di intasamento, morale della favola: la macinatura del produttore sarà anche una comodità, ma i grani preferisco macinarli personalmente!

Limpidezza del mosto..

Comunque, l’impianto non mi ha dato problemi, e le farine instabili, dopo alcuni minuti di ricircolo sono state trasferite in cima al letto di trebbie e tutto è più o meno filato liscio; un altro suggerimento che posso dare a chi si cimentasse con ricette che prevedono alte OG, è di regolare accuratamente la velocità della pompa, lo spessore del grist lo rende poco “permeabile” al liquido, esagerando con la mandata della pompa, si rischia un “accumulo di mosto” nella parte alta del cestello, e il peso aggiuntivo non farebbe che peggiorare le cose, un afflusso costante e ben calibrato, invece, permette di mantenere il “troppo” pieno impegnato,e dà al mosto, il tempo di defluire attraverso il letto di grani, e di questo ne beneficiano sia l’efficienza, che il mantenimento delle temperature.

Appunto, le temperature…

Anche queste richiedono maggior attenzione al crescere della OG target: più sarà spesso il grist e lento il deflusso del mosto, maggiore sarà l’inerzia termica!

E qui, deve entrare in gioco la vosta “esperienza” di birrai e la conoscenza del vostro impianto, l’unica cosa che mi sento di aggiungere al discorso sul raggiungimento delle temperature di step e sul loro mantenimento, già analizzato qui; è che data la quantità di malto in gioco, è meglio fermare le rampe “a piena potenza” almeno 4 o 5° C prima di raggiungere il target, perchè l’inerzia con un simile impasto di granaglie e mosto, sarà mooolto prolungata, in questa cotta, fermandomi 5° C prima  dell’obbiettivo dello step, ho sempre superato la temperatura target di alcuni decimali con la sola inerza termica, quindi ATTENZIONE: meglio metterci qualche minuto di più per raggiungere la temperatura desiderata utilizzando le resisistenze a potenza ridotta (come spiegato qui..) che ritrovarsi 2 o 3° C oltre e non riuscire più a scendere…

Misurazioni…

La fase sparge è filata liscia e non ho appunti o cose particolari da far notare, a parte che il cestello, quando è cosi pieno, tra mosto e grani inzuppati, diventa “veramente pesante”, e ci tengo a rimarcare che i calcoli effettuati da beersmith sulle quantità d’acqua di mash e di sparge, ancora una volta si sono dimostrati azzeccati: la OG di preboil prevista, misurata con il rifrattometro, è risultata drammaticamente esatta (mai successo prima..).

Anche la bollitura non mi ha dato problemi, ho avuto un’evaporazione del 16%, un pò inferiore a quella prevista, ma l’efficenza è stata superiore a quella impostata nella ricetta, e alla fine ho centrato l’obbiettivo abbastanza bene, raggiungendo i 1074 invece che 1072 previsti, pur ritrovandomi con 21 litri invece di 20, quindi sono decisamente soddisfatto.

Ho raffreddato con la mia serpentina, e arrivato a 24°C ho inoculato 22 gr di US-05 (2 bustine), raddoppiando la quantità prevista nel kit (decisamente underpitching…), e mettendo subito il fermentatore nel frigorifero a temperatura controllata, ora vi rimarrà a 17°C sino a che non valuterò finita la fermentazione “primaria”, e poi aggiungerò il luppolo per il dry hopping.

Ovviamente aggiornerò questo post, con alcuni filmati (appena li avrò editati decentemente..), e anche con news sulla fermentazione e la maturazione, sino ad arrivare all’assaggio, vedremo cosa salterà fuori, quindi, se vi attirano questi kit, ma non sapete se sono validi, “stay tuned”…

Questo paragrafo finale lo riservo per esprimere un “giudizio sintetico” sul kit:

Considerazioni

Packaging: Bello, fatto bene, da proprio l’idea di un “prodotto di qualità”.

Contenuto: Tutto è ben confezionato, i luppoli sono pesati e numerati (Prima gittata, seconda gittata, ecc. ecc.), impossibile sbagliare o confondersi, lievito “fresco” ma in quantità esigua per le esigenze di una corretta fermentazione.

Ricetta/Documentazione: La ricetta è ben spiegata, ogni passaggio della cotta è preso in considerazione, comprese le istruzioni per una buona fermentazione e l’uso del dry hopping.

Macinatura: Probabilmente la cosa è soggettiva, ma secondo me è un pò troppo fine, un solo consiglio: se avete un mulino macinate voi!

Costo: Questa è una nota dolente, il kit non è a buon mercato, è vero che l’alta OG richiede una quantità di grani superiore a quelle di un normale kit da 23 litri, e che è compreso ogni ingrediente, ma a quel prezzo probabilmente una seconda bustina di lievito potrebbero infilarcela dentro, avrebbe conferito maggior “professionalità” a tutto l’insieme e fornito la prova che la ricetta è stata valutata in ogni suo aspetto prima di commercializzarla

P.S.

La recensione del risultato finale dopo 6 mesi di cantina, la trovate qui.

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10 comments on “Recensione Baladin Amber “Kit”

  1. Ciao, ho letto la tua recensione su questo kit molto esauriente e completa come d’altronde tutti i tuoi articoli, articoli e sito così interessanti al punto che mi sono convinto ad acquistare il klarstein per provarlo.
    Vorrei farti una domanda, anche a me hanno regalato lo stesso kit, ma ho avuto una serie di problemi davvero incredibili, ora te li eleno, potresti darmi dei consigli ???
    ..la temperatura era davvero difficile da gestire con la sonda NTC 10K infilata tra le trebbie, “non ho il cestello” mi dava una differenza tra il centro e la superfice di 5/7 gradi con i centro più freddo è normale??
    ..il mosto totale da mettere in ebollizione dopo lo sparge era 27.2 contro i 28 previsti, ma al momento di bollire è successo “un casino” è fuoriuscito tutto con un ebollizione esagerata e un conseguente disastro in termini di pulizia, quanto è il limite di liquido di boil per questa pentola ??.
    Premetto che la cotta non l’ho potuta terminare in quanto dopo l’inoculo del primo luppolo e dopo il disastro della fuoriuscita di liquido, è venuta a mancare anche la corrente in tutta la zona per diverse ore e quindi ha inevitabilmente e irrimediabilmente compromesso sapore e qualità, purtroppo non potendo travasare in altra attrezzatura in quel momento, per la prima volta ho buttato tutto in preda alla crisi del bestemmiatore incallito, Aggiungo che oltretutto, durante le prime fasi di mash si è rotta la pompa di ricircolo, male minore, però una premessa per una giornata davvero nera.
    In definitiva non una bella prima esperienza di cotta con la pentola elettrica klarstein, comunque se potessi spiegarmi i miei errori riguardo la temperatura e il livello di acqua di boil potrei evitare di buttare tutto, ti ringrazio 🙂

    • Allora, da quello che mi scrivi, deduco che tu hai usato la pentola per fare AG “puro” o “BIAB”, quindi non avendo esperienze dirette con quei sistemi e questo kit posso solo fare delle ipotesi, ma vediamo se riusciamo a venirne a capo:
      Con entrambi i sistemi (AG e BIAB), per risolvere il problema delle temperature differenti tra la parte bassa e quella alta della caldaia, quando si birrifica per ottenere queste OG, oltre ad utilizzare la pompa di ricircolo, sarebbe meglio mescolare ogni tanto per rendere uniformi le temperature, dato che la quantità di malti impiegata crea un vero e proprio “cuscino termico”, ed è la forma stessa della caldaia, alta e stretta, ad indurre questo fenomeno.
      Invece, per il problema della fuoriuscita della schiuma durante la bollitura, posso fornirti qualche consiglio “vero”, visto che ho esperienza diretta in merito: dato che con 28 litri di mosto preboil sei poco più sotto del limite fisico di capienza della pentola, la soluzione più facile è quella di crearsi una “prolunga” come quella che uso io (la tortiera: http://www.ilcapodeicattivi.it/2016/03/11/prolungare-la-pentola-klarstein-la-tortiera/ ), posso garantirti che con questo piccolo espediente, riuscirai a contenere perfettamente le schiume ed eviterai di “impiastricciare” tutto.
      Come puoi vedere in questo filmato, fatto durante un’altra cotta, anch’essa moooolto vicina al limite fisico della pentola: https://www.youtube.com/watch?v=5xKEJvCfEQQ il livello del mosto è poco più basso del bordo, e i residui di schiuma della bolitura sono arrivati ben oltre l’orlo della pentola, e sono perfettamente visibili sulla “tortiera”, che li ha contenuti egregiamente senza farli tracimare (nota la pentola che è rimasta pulita..).
      Quindi, nonostante io non stia più usando la pompa, appena mi avvio a far bollire, rimetto al suo posto la prolunga proprio per evitare l’esondazione delle inevitabili schiume (esperienza fatta anche da me un annetto fa..).
      Non ti scoraggiare, nel nostro hobby, la conoscenza del proprio impianto e l’esperienza sono “TUTTO”!
      Vedrai che la prossima volta (black out permettendo..) andrà meglio..

      • Ciao e complimenti per la tua “opera”.
        Come hai fissato la tortiera alla pentola?
        La sto realizzando anch’io e non so se mantenerla solo appoggiata o bloccata….
        Altra domanda, io ho sempre fatto BIAB utilizzando beersmith e settavo la ricetta in funzione della capienza massima della pentola a disposizione.
        Con la Klarestein siamo un pochino “risicati” come volume per questo abbiamo bisogno dello sparge. Non avendo mai provato con lo sparge qual’è il tuo approccio quando sviluppi la ricetta?
        Parti dal volume iniziale in pentola e dimensioni il resto?
        Grazie
        Vic

        • La mia tortiera, è appoggiata sul bordo in plastica della pentola, ed è trattenuta da 2 “piccoli dentini” che ho ricavato molando i manici stessi della tortiera, e che si incastrano nelle maniglie della klarstein, non che sia necessario comunque, non fa “sforzi meccanici” e quindi anche solo appoggiandola resta in sede benissimo.
          Per i volumi d’acqua e grani da usare nelle ricette, il calcolo da effettuare (e da far “digerire” a beersmith..) è un pochetto complicato, bisogna tenere conto del volume totale della pentola, del volume totale del cestello e dello spazio morto che resta al di sotto del cestello, della percentuale di assorbimento dei grani e di quella di evaporazione.
          Se usi un profilo di equipaggiamento tipo quello del grainfather o quello che ho messo a punto per me (lo trovi qui: http://www.ilcapodeicattivi.it/2016/03/10/profilo-dequipaggiamento-per-beersmith-2/ ) e lo analizzi dentro beersmith stesso, puoi capire meglio l’intero processo (o se non hai voglia di analizzarlo puoi usarlo, e fai prima ?).
          Ma come dicevi tu, le dimensioni della pentola sono quelle che sono, e quando metto a punto ricette che richiedono OG elevate (e quindi molti grani..), il primo parametro che vado a modificare, indipendentemente dal profilo impiegato, è il livello diluizione iniziale (nel tab MASH di beersmith..), ne ho provati parecchi, da 2,5L x kg sino a 3,7L x kg, e più o meno ho stabilito che sotto i 2,5L c’è poco liquido da far ricircolare, e sopra i 3,5 invece è troppo, diciamo che 3L x kg è un valore medio che va bene più o meno per tutto.
          Ovviamente variando questo parametro, grazie al profilo di equipaggiamento, viene variata automaticamente anche la quantità dell’acqua di sparge.
          Ma come dicevo sopra, è un’insieme di parametri che determina i volumi delle ricette (per quello ho marcato come “TESTATE” quelle che ho pubblicato qui sopra, sono sicuro che con i volumi indicati “ci stanno”..), e l’unica vera via è la sperimentazione sul campo…

          P.S.
          Se utilizzerai il mio profilo, ti sarei grato se mi comunicassi le tue impressioni e costatazioni, dato che la sua “messa a punto” è ben più laboriosa di quanto sembri, e i feedback sono utilissimi, ma nonostante sia stato scaricato qualche migliao di volte non ne ho ancora ricevuto nemmeno uno!

          • Sicuramente ti darò il mio feedback…
            Comincio da adesso….;-)
            Ancora non sono pronto ….sul campo ma vorrei capire.
            Devo avere chiaro il meccanismo delle aggiunte di acqua. Venendo dal BIAB, come saprai il calcolo del volume iniziale è fondamentale x la buona riuscita della cotta e devo dire che con il mio setup impianto l’ho sempre azzeccato grazie a Beersmith.
            Ho preso in esame a caso la tua ricetta RED IPA.
            Batch size 23l finali.
            Acqua iniziale 17.28l
            Sparge 18.66l
            Sommandoli e sottraendo il boil off di 3l dell’impianto……….32.94l (esattamente il valore water needed meno boil off..)
            Come fanno ad entrare nella Klar?
            Hai aggiunto meno acqua in sparge?
            La OG è stata centrata?
            Tra l’altro sul programma noto la measured OG 1046 contro 1062 da ricetta….
            Grazie
            Vic

            • Nei tuoi calcoli volumetrici, non stai tenendo conto dell’assorbimento d’acqua dei grani, che io nel mio profilo ho impostato a circa 1L x Kg, e che viene sottratta dal volume totale quando estrai il cestello con i grani inzuppati (cosa che il programma ed il mio profilo d’equipaggiamento fanno..).
              Per quanto riguarda la OG, usando beersmith da anni, ho imparato a fidarmi di alcuni dati che fornisce e molto meno di altri, per esempio: il software centra molto bene i volumi, ma le gravità previste dal tuo programma, dipendono molto dal potenziale che hai impostato nel tuo database dei malti, e quindi sono dipendenti da variabili che stanno al di fuori delle eventuali ricette e/o profili che vai scaricare ed utilizzare..
              Come sempre, molti dei risultati che riusciamo ad ottenere con il nostro hobby, sono legati più alla nostra esperienza che non a quella degli altri..

  2. come prima cosa ti ringrazio per la risposta, immaginavo che il problema della temperatura fosse la forma della pentola allungata, e devo dire “a suo favore questa volta”è coibentata molto bene, il fatto pero è che durante la fase di mash ho girato ripetutamente i grani appunto per cercare di risolvere il problema però con scarso successo, anzi a volte la temperatura mi ha sforato di un paio di gradi, e grazie appunto alla buona coibentazione non c’è stato verso di farla scendere.
    Il metodo utilizzato è AG devo dire che senza cestello è un pò macchinosa in quanto dopo i vari step di cotta devo travasare in altro recipiente per eseguire un fly sparge poi svuotare la pentola dai grani, pulirla e riversare tutto il mosto ottenuto nel mio caso 27.2L “e senza pompa ti assicuro che è pesante” e iniziare la bollitura sprecando molto tempo e fatica.
    Un altra cosa che ho notato di strano è che il falso fondo forato al momento di pulirlo era piegato dal peso delle trebbie e l’ho dovuto riaddrizzare a mano,
    Un ultimo consiglio e poi non ti disturbo più, ho notato che sul fondo si sono bruciate le farine attaccandosi e annerendo la parte centrale, e anche lavandolo cone ero abiutato non sono riuscito a renderla davvero pulita, hai qualche consiglio anche a riguardi della manutenzione e pulizia della pentola??
    Nel complesso non ho avuto una bona prima esperienza, ma non demordo, come prima cosa comprero un altra pompa ho visto questa:
    http://www.ebay.it/itm/142303246037?_trksid=p2060353.m1438.l2649&var=441347352391&ssPageName=STRK%3AMEBIDX%3AIT
    che è a rotazione magnetica, che mi permette anche di regolare l’intensità del flusso, poi mi dovrò organizzare per il cestello.
    grazie ancora per tutto buona giornata

    • Non ti preoccupare, rispondere non mi da alcun disturbo, anzi..
      In effetti, se usi il solo fondo e fai spesso birre con OG alte, sarebbe megio “rinforzarlo un pochino”, magari applicando un traversino o qualche piedino in più, 7 o 8 kg di grani di malto, quando sono imbevuti d’acqua diventano 15/16 kg..
      Se ti può essere utile, conosco persone che fanno AG classica con questa pentola usando la sacca biab, cosi quando hanno finito il mash e lo sparge, sollevano la sacca e si ritrovano la pentola già pulita e pronta per la bollitura e hanno meno farine in circolo.
      Per la pulizia della pentola e della pompa, io uso il detergente DD ( http://amzn.to/2lXawvS ) in questo modo: sciacquo la pentola, ci metto dentro 4 o 5 litri di acqua piuttosto calda (50° o 60° C)in modo da coprire il livello del rubinetto, lo faccio ricircolare almeno una quindicina di minuti con la pompa e nel frattempo passo una spugnetta all’interno della pentola e sul fondo, in genere viene via tutto con facilità, ma se quando svuoto la pentola è rimasto qualche alone, ci metto dentro un altro cucchiaino di detergente e la ripasso con la spugna umida, e questo risolve tutto definitivamente…
      Ma in fondo è solo una “pentola in acciaio”, quanlunque cosa usi (tranne la candeggina, che ci fa a pugni con l’inox..) se la risciacqui bene andrà benissimo, compreso il comune detersivo per i piatti..

      • grazie di tutto sei stato davvero indispensabile per cominciare ad usare questo prodotto.
        Fammi sapere alla fine se è buona questa baladin così provo a rifarla anche io, condizioni avverse permettendo….ciao e buona birra 🙂

        • Il mosto ha finito di fermentare (è arrivata a 1014 di FG) e ora è in pieno crash cooling, che durera 2 settimane (cosi dice la ricetta, e io la sto facendo “alla lettera..), poi imbottiglierò, quindi, i risultati li vedremo tra qualche mesetto, per ora posso dirti che ha un bel colore (forse un pò più scuro di come me lo aspettavo..) e ottimi profumi…
          Staremo a vedere cosa salterà fuori

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